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mercoledì 26 settembre 2012

LA PANZANA DI "PADOVA CITTA' SICURA"

Il Portello: dicono di averlo bonificato! Sarà vero?


PADOVA. «Il rione Portello siamo riusciti a ripulirlo, ora la nostra azione continuerà in altre zone della città. Noi, istituzioni e forze dell’ordine, siamo uniti. Padova è una città sicura». Con i numeri alla mano dell’attività operativa svolta e l’idea ben chiara su come proseguire, il prefetto Ennio Mario Sodano fa il punto sul problema della sicurezza circondato da quelli che sono i suoi alleati nella quotidiana battaglia contro crimine e degrado: Comune, Provincia, polizia, carabinieri e guardia di finanza. Ne esce un consuntivo incoraggiante e viene delineato un futuro ricco di nuove iniziative: come la sorveglianza dei parchi cittadini, i controlli all’uscita delle scuole, il presidio costante dei quartieri difficili e il potenziamento della rete di telesorveglianza. A Padova, oltre ai militari dell’esercito, arriveranno anche i baschi verdi, corpo speciale della Finanza. All’attività operativa si aggiunge il monito del sindaco Flavio Zanonato: «Il degrado non deve essere usato dalle forze politiche di minoranza come la gallina dalle uova d’oro. Tutti insieme ce la possiamo fare».
I numeri. Nel corso del vertice convocato ieri mattina in Prefettura, Ennio Mario Sodano ha presentato i numeri dell’attività svolta nei mesi di giugno, luglio e agosto. Durante l’estate sono state arrestate 249 persone e denunciate ben 750. Per quel che riguarda la lotta allo spaccio sono stati sequestrati complessivamente tre chili e mezzo di droga, con l’eroina che supera abbondantemente la cocaina perché ora spopola tra i giovani. «Spendono poco,la sniffano, la fumano» dicono preoccupati gli investigatori. In questi tre mesi di attività sono stati espulsi anche 49 clandestini e non manca il presidio sulle strade del sesso, con ben 62 multe elevate per la violazione dell’ordinanza anti-prostituzione.
«Nuove telecamere in arrivo». «Stiamo studiando il potenziamento della rete di videosorveglianza», annuncia il prefetto Sodano, «arriveranno sistemi tecnologicamente molto avanzati da posizionare in alcune zone calde della città». Il prefetto non vuole rivelare i particolari del progetto ma non è escluso che le istituzioni cittadine stiano pensando alla creazione di una sala operativa ad hoc, con personale impiegato nell’arco delle 24 ore. «Per il resto le zone che sorveglieremo in modo incessante nei prossimi mesi sono quelle note: Stanga, stazione, Arcella e piazze del centro».
«Colpire chi compra droga». Lo spaccio resta comunque uno dei problemi cronici di Padova. «Colpire gli spacciatori va bene ma bisogna concentrarsi anche su chi la droga la compra. Per questo abbiamo deciso di svolgere una serie di servizi davanti agli istituti scolastici» annuncia il colonnello Renato Chicoli, comandante provinciale dei carabinieri, «l’eroina purtroppo sta tornando alla grande soprattutto tra i giovani perché costa poco».
«I cittadini sono fondamentali». Il questore Vincenzo Montemagno ha voluto soffermarsi sull’importanza del rapporto con le circoscrizioni, che forniscono quotidianamente segnalazioni alla polizia. «I dati confermano un’azione pressante da parte nostra e di tutte le altre forze dell’ordine» evidenzia il questore, «sono orgoglioso di poter dire che abbiamo bonificato il Portello. Ora metteremo sotto pressione altre zone critiche».
«Attenzione ai videopoker». Il comandante provinciale della guardia di finanza Guido Zelano, dal canto suo, ha confermato l’impegno dei suoi uomini sul fronte della sicurezza dei prodotti: «Stiamo monitorando anche i locali che tengono i videopoker, dove spesso vengono riscontrate situazioni di illegalità e disagio».
«Lotta all’etilismo giovanile». Il sindaco Flavio Zanonato riassume così i “mali” della città che governa: «Etilismo giovanile, accattonaggio molesto e degrado negli atteggiamenti. Bisogna combattere su questi tre fronti. Faccio un esempio: i writers sono un elemento di degrado. Non parlo di Kenny Random di cui anch’io ho un quadro a casa, ma di tutti gli altri che sfregiano muri e monumenti della nostra città. In generale la situazione va risolta anche puntando sui servizi sociali per aiutare chi vive nel disagio».
Ogni volta che leggo articoli simili provo un senso di nausea e conati di vomito. A volte ho proprio l'impressione che la funzione primaria di molti poliziotti (Prefetti e questori, ma spesso e volentieri anche appartenenti ai sindacati di polizia) al giorno d'oggi sia rilasciare interviste di pura e semplice propaganda, come in questo caso.
Personalmente ho capito che più di tanto non possono fare nel contrastare per esempio l'immigrazione selvaggia, che è un problema di leggi mal strutturate che non giova ne all'ordine pubblico ne a quegli immigrati che invece vorrebbero integrarsi e che si trovano ad operare in un contesto e con una classe politica a cui questa situazione (per svariati motivi) va benissimo così. Però almeno potrebbero risparmiarci le stronzate. Dico sul serio, mi sento preso per il culo ogni volta che leggo certe parole, probabilmente pensano che tutti quelli che li ascoltano siano stupidi...
Sono anni che a Padova si studia "il potenziamento della rete di sorveglianza", e sono anni che lo sento ripetere, ma senza che si muova foglia in questo senso. Se volete, Padova è la città in cui allo stadio Euganeo e nei dintorni ci sono qualcosa come 100 telecamere, ma non ce n'è nemmeno una nelle cosidette "zone calde", dal Portello all'Arsella. Come non ce n'è mai stata mezza in via Anelli, un ghetto durato ben 13 anni. Eppure, se andate a vedere una partita del Padova, state pur tranquilli che nella sala video c'è un operatore con apparecchiature tecnologiche in grado di contare anche quanti peli avete nel naso. Ma video come questo, vengono girati dai residenti di nascosto, perchè non solo non c'è interesse a monitorare la situazione in quella zona, ma nemmeno a far intervenire chi di dovere:


Non ho capito la logica di "punire chi compra droga". Se voglio drogarmi commetto un reato? E se la risposta è si, per caso è lo stesso reato che commettono molti dei nostri politici compreso probabilmente qualche appartenente alla Giunta Comunale di Padova? Puniamo anche loro o ci limitiamo alle belle parole davanti alla stampa? 

Fa ridere "abbiamo bonificato il Portello". Io non ne sarei così sicuro, ma ammetto che è un pò che non ci passo. Oggi un giro me lo faccio, poi vi saprò raccontare.

Zanonato invece fa piangere, ma non da oggi purtroppo. E più di lui, fanno piangere tutti quelli che l'hanno votato e che oggi di fronte all'indifendibilità del primo cittadino si arrampicano sugli specchi. Dalle sue parole noto che non ha bene il polso della situazione in città, ma non si può pretendere che un politicante abituato ai salotti buoni abbia il polso della situazione. Certo, spostare l'attenzione sui writers per non far parlare di altri problemi è un ottimo metodo, ma non funziona. O forse può funzionare con i suoi elettori e con i suoi "yes-man" (che sono tanti). Kenny Random è diventato un artista di fama quasi internazionale grazie ai suoi graffiti, eppure se andiamo a vedere non fa nulla di diverso da ciò che fanno molti altri ragazzi armati di bomboletta: imbratta i muri! Forse lui va bene perchè è famoso ed altri no? Eppure mi è capitato di vedere molti altri disegni in città di molti altri artisti, molto belli e che personalmente preferisco anche a quelli di Kenny Random: anche loro sono un elemento di degrado? 
Sull'accattonaggio, il sindaco dimostra spesso e volentieri di non avere le idee molto ben chiare: ai tempi della nascita di via Anelli sosteneva che i clochard a lui piacevano tanto, oggi li considera un problema. D'accordo che nella vita bisogna spesso cambiare idea, e che solo gli stolti rimangono fermi sulle proprie idee, ma qui mi sembra di sentir parlare Carcarlo Pravettoni quando si era buttato la prima volta in politica!
Quanto all'etilismo giovanile, sarei curioso di sapere se l'etilismo adulto invece non è un problema per il sindaco. Qualcuno potrebbe avere qualcosa da ridire, soprattutto sentendo certi "spifferi" che giungono pesanti da queste parti circa le abitudini del sindaco...

Lancio un appello alle istituzioni cittadine: la prossima volta tacete! Noi che a Padova ci viviamo lo sappiamo perfettamente che è una merda, da fastidio leggere che fate di qua e fate di la quando in realtà fate molto poco, ed a leggere sparate su "Padova città sicura" ci sentiamo presi per il culo. Grazie.

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