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venerdì 28 settembre 2012

BOTELLON: ARRIVA L'ORDINANZA ANTI-ALCOOL



PADOVA. Vietato vendere bevande alcoliche da asporto in tutta l'area del Prato della Valle. In compenso bar autorizzati a restare aperti fino alle 2. Sono le misure che il sindaco ha emanato in vista del Botellòn convocato via Facebook sabato sera. Ancora una volta, dopo l'edizione del giugno scorso, il primo cittadino è costretto a intervenire sulla manifestazione che si alimenta solo del "tam tam" sulla rete e che promette di portare in piazza migliaia di giovani con l'obiettivo di bere e divertirsi.
La manifestazione alcolica sarà orfana dell'Isola Memmia, sbarrata al traffico dei partecipanti all'evento. L'indomani infatti andrà in scena una festa per i più piccoli. Troppo pericoloso, secondo l'amministrazione, lasciare gli stand già montati alla mercé di giovani alticci. Gli organizzatori del Botellòn lanciano messaggi via Twitter, un monito ai partecipanti: «Ricordate che gli occhi della città saranno puntati sul nostro comportamento».

Ospedali pronti. E gli ospedali padovani sono in assetto di guerra. In vista del raduno alcolico di domani sera in Prato della Valle, il direttore del Pronto soccorso dell'ospedale Franco Tosato ha previsto turni extra per il personale medico ed infermieristico, apertura straordinaria in “notturna” del reparto d'urgenza del Sant'Antonio, allerta massima del 118.
Contromisure tanto necessarie quanto sgradite per lo staff del Pronto soccorso, che ha ancora ben impresso nella memoria lo “squallido spettacolo del maggio scorso”: ubriachi a rotta di collo, ragazzi nemmeno maggiorenni in coma etilico, giovanissimi gonfi di botte, servite a destra e a manca in preda ai fumi dell'alcol.
L'equipe di Tosato li rispedirà casa in piedi anche questa volta, ma di certo non li accoglierà con un sorriso: «Non si può sovraccaricare il Pronto soccorso con gli ubriachi», afferma Tosato, «è veramente doloroso che queste manifestazioni continuino a ripetersi. Queste feste provocano un dispendio extra di risorse economiche del sistema sanitario, disagi al personale che lavora in reparto e soprattutto ai pazienti di Padova che corrono in ospedale per cause indipendenti dalla loro volontà».
In corsia si sibila più o meno ad alta voce che non è giusto che le spese sanitarie provocate dai raduni alcolici cadano sulle tasche della collettività. Commenti al vetriolo a parte, medici ed infermieri infilano l'elmetto e attendono la sfilata di ambulanze: pochi mesi fa sono state 25 per 15 mila persone. «Un'enormità», continua Tosato, «se si pensa che durante il raduno degli Alpini, di proporzioni di gran lunga superiori, il Pronto soccorso non ha accusato alcun tipo di sovraccarico. Invito chi partecipa al Botellòn a comportarsi in modo adeguato: ci si può divertire senza che la situazione degeneri. Nella scorsa occasione abbiamo registrato un gran numero di episodi di aggressività tra i ragazzi».
Alla formazione consueta del Pronto soccorso, domani saranno aggiunti un medico, un infermiere, un operatore socio sanitario in via Giustiniani. Al Sant'Antonio sarà attivata una reperebilità medica aggiuntiva. E il pronto soccorso dell'Usl 16 sarà poi aperto di notte in via eccezionale.
Come volevasi dimostrare. A volte mi chiedo se Zanonato ci è o ci fa. Vieta la vendita di alcoolici, ma la gente si porterà le casse di birra da casa. Un pò la stessa cosa che succede allo stadio, dove l'alcool è vietato ormai da quasi cinque anni. A cosa è servito? A nulla, ma a lui piace probabilmente sentirsi importante. Il fatto che poi con quella faccia forse dovrebbe essere il suo medico a vietare l'alcool a lui è un dettaglio...
Il lungo intervento del personale ospedaliero poi mi pare fuori luogo, o meglio mi pare il solito moralismo da due soldi dato in pasto al lettore medio del Mattino. Avrei una domanda: secondo il personale del 118, se io mi presento con la faccia gonfia per essere stato aggredito da un ubriaco, senza che io abbia bevuto nè fatto alcunché, sono "degno" di ricevere le loro cure? O forse non lo sono perchè nella serata del Botellon avrei dovuto rimanere in casa? E se invece bevo un paio di bicchieri e poi vengo aggredito da uno lucido? E se mi sbronzo per i cazzi miei senza andare al Botellon? 
Altra domanda: un tossico che si è appena fatto di eroina merita più soccorso rispetto a uno che si presenta sbronzo da una festa?
Toccare il tasto della crisi è molto commovente di questi tempi, dove tutti si riempiono la bocca con la parola "crisi" ma poi si mettono in colonna per il nuovo I-phone o spendono soldi pubblici per acquistare un macchinario che ti legge la targa se passi col rosso...

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