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venerdì 28 settembre 2012

ARRIVANO I T-RED, IL COMUNE DEVE FAR CASSA



PADOVA. Via libera ai t-red anche nel Comune di Padova. Ancora top secret le vie in cui verranno installati i dispositivi ma è possibile che siano quelle con la maggiore percentuali di incidenti, come via Chiesanuova o via Facciolati, o le più trafficate come il nodo semaforico di fronte al centro Giotto. O, ancora, aree residenziali dove il mancato rispetto del rosso mette in serio pericolo l'incolumità dei pedoni. Di certo c'è che per il momento saranno solo due.
L'amministrazione ha indetto una gara per la fornitura e installazione di due postazioni di rilevazione automatica delle infrazioni semaforiche, i famigerati t-red, comprensiva anche di ulteriori telecamere con funzioni di videosorveglianza. La base della gara, per la quale hanno dimostrato interesse otto aziende, è di 190mila euro. Un'apposita commissione valuterà le caratteristiche tecniche ed economiche delle diverse proposte assegnando un punteggio stabilito in precedenza. Il totale dei punti determinerà la graduatoria. Il costo totale per il Comune sarà, Iva inclusa, di 229mila 900 euro. Il settore Mobilità sta nel frattempo studiando quali sono i punti più idonei per il posizionamento dei rilevatori.
Il Comune di Padova arriva come al solito in ritardo, scegliendo una tecnologia vecchia e discussa, utile solo a far cassa. E per l'installazione di questa porcata verranno spesi quasi 230.000 euro, presi dalle tasche dei padovani ovviamente. Tagliano le corse dei bus per comprare il t-red, a Palazzo Moroni sono fantastici! Anzi, forse sarebbe il caso di iniziare a chiamarlo "Palazzo Ladroni"...
Il T-red è nato con l'idea di immortalare chi passa col rosso al semaforo, ma come tutte le cose che nascono in itaGlia nascondono spesso il trucco. E c'è stato chi il trucco l'ha smascherato, ossia un avvocato di Segrate che nel 2007 si accorse che nei semafori in cui era stato installato il t-red nel comune milanese, il semaforo giallo durasse solamente 4 secondi anzichè i 10 previsti dalla legge, e che ovviamente allo scattare del rosso scattasse automaticamente anche la foto. Fu così che 33 persone finirono sotto processo per aver taroccato le apparecchiature. I tempi biblici della giustizia italiana ovviamente rischiano di far passare i reati in prescrizione...
E cosa fa il Comune di Padova? Per meglio inchiappettarsi i propri cittadini sceglie di infilarsi con mani e piedi in questa truffa del T-red. Ma la cosa che fa ridere sono i dementi che commentano la notizia sul sito del Mattino, alcuni dei veri e propri casi umani...
Rimango in attesa che qualche anima pia nostrana faccia causa al Comune quando il Circo Moroni avrà reso operative le macchinette!



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