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mercoledì 3 ottobre 2012

ESSERE LA PARODIA DI SE STESSI



PADOVA. Ai Giardini dell’Arena arrivano i tornelli antidegrado, posizionati lungo il viale ciclo-pedonale che si apre alle spalle della statua dedicata a Giuseppe Garibaldi e che sbuca in via Porciglia. L’intervento (opere di fabbro: 18.000 euro) è contenuto nella delibera da 200.000 euro approvata ieri dalla giunta, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Luisa Boldrin, in ordine al restauro della cinta muraria dell’Arena Romana.

«Si tratta», puntualizza l’assessore Boldrin, «di un altro passo importante nel percorso di tutela dell’Arena e della Cappella degli Scrovegni. I tornelli per i ciclisti sono stati caldeggiati dal vicesindaco Rossi per evitare che ci siano persone che entrano nell’area dell’Arena in sella alla bici». Spesso con motivazioni che non sono legate all’arte e alla cultura. Aggiunge Rossi: «Il messaggio è chiaro. Nell’area dell’Arena, che negli ultimi tempi ha cambiato volto, ci si va solo per una passeggiata. Le biciclette vanno messe nelle rastrelliere posizionate fuori dell’area monumentale».
Il cuore del provvedimento è però quello che prevede la prosecuzione dei lavori di consolidamento strutturale dell’Arena Romana, «per porre rimedio al degrado presente nelle cortine murarie causato dal corso del tempo, dagli agenti atmosferici e dalla presenza di vegetazione infestante».Da lunedì, intanto, sono tornati gli agenti di Polizia a cavallo, che assicurano un ulteriore controllo dell’ordine pubblico dell’area monumentale. «Rivolgo», aggiunge il vicesindaco, «un pubblico elogio all’assessore Boldrin che provvede al mantenimento dei cavalli della Polizia di Stato».
Ma ai ciclisti la giunta ieri ha dimostrato la propria attenzione anche aderendo alla petizione, promossa dalla Federazione italiana amici della bicicletta, che, attraverso il sito wwe.bici-initinere.info, ha promosso la campagna “bici in itinere”, per riconoscere la tutela assicurativa Inail a chi sceglie la bici per andare al lavoro, con una proposta di legge per il riconoscimento dell’infortunio in itinere. Promotore della delibera il vicesindaco Ivo Rossi. «La tutela», spiega Rossi, «attualmente è prevista nel percorso casa-lavoro, se il tragitto avviene a piedi o con i mezzi pubblici. Per quanto riguarda il mezzo privato, il suo uso dev’essere necessitato».
Sinceramente ogni volta che leggo certe notizie mi chiedo se sono più coglioni coloro che amministrano la nostra città o i padovani che li hanno votati. Quasi quasi preferivo Giustina Destro, pessimo sindaco, elemento di Berlusconi, ma almeno ce la siamo sorbita per soli cinque anni e quindi ha fatto danni limitati alla durata del suo mandato...
Pur di non affrontare i veri problemi della città, la Giunta dei berlusconiani di sinistra che si sono insediati a Palazzo Moroni (e non vorrebbero muoversi da li nemmeno con le cannonate...) si inventa di volta in volta dei nuovi mostri. E così nel corso degli anni le abbiamo sentite tutte sulle cause del degrado. Le biciclette effettivamente mancavano. Ma del resto cosa possiamo aspettarci da gente che invece di dare la caccia agli spacciatori di droga preferisce colpire i consumatori (di droghe leggere, of course: il tossico eroinomane col cazzo che paga anche perché dove li trova i soldi?) unicamente per far cassa?
I Giardini dell'Arena sono uno degli angoli più belli e suggestivi di Padova. Hanno però un grosso problema di degrado, dovuto alla forte presenza di spaccini e sbandati. E cosa fa il Comune di Padova per prevenire tutto ciò? VIETA ALLE BICICLETTE DI ENTRARCI!?!
Il fatto che poi l'idea venga fuori da Ivo Rossi è quanto meno singolare: ma come? Proprio colui che è stato il maggior sponsor della bicicletta ai tempi delle piste ciclabili in città? Vale la pena ricordare che hanno riempito Padova di piste ciclabili, spesso andando a ricavarle sopra i marciapiedi (dove dovrebbero transitare i pedoni.... ma figuratevi se in Giunta lo sanno! Lo sanno eccome, ma non gliene frega niente... E così dopo che l'utilizzo della bicicletta è stato incentivato in tutte le maniere, ecco che ora i ciclisti vengono criminalizzati con l'installazione dei tornelli! A Palazzo Moroni sono veramente la parodia di stessi. Quanto potrà essere utile quest'iniziativa lo possiamo già immaginare leggendo gli effetti di un'altra trovata simile: la "sbarra anti-nomadi" nel parcheggio di Piazza Rabin. Clicca qui per capirne l'utilità.




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