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domenica 23 settembre 2012

PADOVA-REGGINA 3-2


Una settimana di critiche, più o meno velate. E di dietrologie. “Cestaro non è convinto da Pea”, “Cestaro non lo guarda quando parla”, “Cestaro potrebbe fare il colpo di mano”, “Pea a rischio”. Quando Baraldi tuona che la situazione dell'allenatore biancoscudato non potrebbe essere più salda, lo fa “con colpevole ritardo, accusando con troppa facilità i giornalisti”.
A capitanare il team dei portatori della verità, Giorgio Borile, affiancato dai baldi Stefano Edel e Claudio Malagoli. Chi nega quanto riportano è “un solone”. Al Calcio Padova dovrebbero “chiudere le finestre, ci sono troppi spifferi”.
Questo il quadro che si presentava prima della partita odierna contro la Reggina. L'anno scorso invece Dal Canto poteva, e ha potuto, passare i suoi 9 mesi tranquilli, prendendo il suo stipendio mentre dimostrava tutte le sue pecche. Chissà perché...

I calabresi sono in una situazione simile alla nostra: l'andamento è altalenante, la squadra c'è ma deve ancora crescere. Anche il modulo è speculare. L'Euganeo non vede una vittoria casalinga dal 12 maggio, c'è attesa. La formazione vede il debutto di Viviani e un Granoche relegato in panchina  a vantaggio di Babacar.

I primi minuti sono tranquilli, le squadre si studiano e provano a colpire senza troppa convinzione; la Reggina per lo più da punizioni e corner, il Padova tenta qualche azione personale. Al 27' Cuffa manda alto di testa su un cross dalla destra, due minuti dopo Babacar si fa male, l'entità dell'infortunio non è chiaro, domani sarà sottoposto ad accertamenti ma la sua presenza contro l'Empoli martedì sembra da escludere; al suo posto entra Granoche.
Al 33' ecco il vantaggio dei padroni di casa: Cutolo giostra bene il pallone e serve Farias, che manda a benedire l'altruismo, si accentra e tira un colpo da biliardo diretto all'angolino basso del secondo palo. Primo gol per un attaccante biancoscudato in questo campionato, entusiasmo sugli spalti e in campo.
L'euforia dura poco: la reazione della Reggina è veemente e prima si porta pericolosamente in area, per poi trovare il pareggio dopo neanche dieci minuti, con incornata di Alessio Viola su una punizione partita da dietro. Il gol è in netto fuorigioco ma ancora una volta la terna mandata all'Euganeo se ne infischia del regolamento e fa di testa sua. Personalmente non mi arrabbio neanche più, ci ho fatto il callo!
I calabresi, galvanizzati dal gol, “rischiano” di segnarne un altro poco dopo. Quando il primo tempo sta per concludersi, Rispoli pennella un cross da manuale sulla testa di Cuffa che, partito dall'altro lato dell'area, legge bene l'azione, si inserisce e non sbaglia. 2-1 e fine primo tempo.

La ripresa parte bene: servono solo sei minuti a Cutolo per mandare una bordata delle sue dritta sotto l'incrocio da oltre 20 metri. Mi fa spesso incazzare ma quando si decide a fare le cose fatte bene Nello è devastante; d'altra parte avesse la continuità non giocherebbe in serie B...
Comunque, siamo al 51', due gol di scarto, partita virtualmente chiusa. E invece no: il Padova smette di giocare, la Reggina piano piano se ne accorge e inizia a tenere di più la palla e a spingersi in avanti. I ritmi sono lenti, ok, ma d'altra parte il tempo è tanto e la pressione ospite si fa sempre maggiore. E' così che si spiega il gol all'85° di Adejo: altro calcio di punizione, altra incornata. 3-2 e la paura incombe: come prevedibile continuano i tentativi reggini e continuano le spazzate padovane. Anche qui, ormai ci si è fatta l'abitudine. Che non vuol dire che questo atteggiamento piaccia!
Per fortuna il tempo scorre inesorabile e l'arbitrio emette il triplice fischio. Grande sollievo per una vittoria tanto sospirata, ad un certo punto messa in cassaforte e poi rimasta in bilico.

Anania 6.5: ordinaria amministrazione, miracolo di piede.

Cionek 6.5: una sola cappella cui rimedia autonomamente, per il resto rimane sugli ottimi livelli mostrati in precedenza. Belle le sue sgroppate palla al piede.
Piccioni 6.5: il solito leader affidabile della difesa biancoscudata, se non fosse per un'incertezza cui rimedia Anania.
Trevisan 6.5: anche per il capitano voto positivo, da lui ci si aspetta un gioco semplice senza fronzoli e questo puntualmente propone.

Rispoli 7: sempre un cursore pericoloso sulla fascia destra, oggi indovina pure un paio di cross e ne deriva il gol di Cuffa. Grande impegno nonostante i crampi nel finale.
Viviani 6: non commette errori, non brilla neppure a dire la verità. E' normale, al debutto e con precarie condizioni fisiche non si poteva chiedere di più. Dall'82' Nwankwo: SV
Cuffa 7: fotocopia della partita con il Grosseto: abnegazione, quantità, inserimenti. Una delle chiavi del centrocampo. Dal 62' Ze Eduardo 6: aiuta in fase difensiva e talvolta si avventura in attacco.
Renzetti 7: gara più difensiva rispetto al solito, nel primo tempo spinge qualcosina mentre nel secondo si limita a chiudere gli spazi. E con che risultati: posizionamento e diagonali particolarmente efficaci.

Farias 7.5: uomo partita. Mette costantemente in apprensione la difesa avversaria, svaria su tutto il fronte offensivo, si inserisce, fa passaggi intelligenti, si inventa un bel (e importante) gol.
Cutolo 7: all'inizio sembra lo stesso di inizio stagione, egoista e impreciso. Poi si sveglia e fa tante belle cose: serve Farias per l'1-0, segna un eurogol e gioca una buona partita.
Babacar SV: sfortunato. Dal 32' Granoche 5.5: si divora un gol assurdo, ricorda parecchio Ruopolo (brr...). Mezzo punto in più per l'impegno e il buon lavoro di possesso palla nel finale di partita.

All. Pea 7: non che abbia cambiato chissà cosa: a me il Padova piaceva già molto nelle partite precedenti, se ne intuivano le potenzialità, ancor'oggi in gran parte inespresse. Certo i 3 punti sono i 3 punti.

Di sicuro va migliorata la gestione difensiva dei calci piazzati: 5  gol subiti in questo modo finora, decisamente troppi. Bene però che su azione vera e propria non siamo mai stati trafitti: in area col pallone non li facciamo entrare!
Peccato per la mentalità a volte immatura (e vista l'età media ci sono le scusanti) e soprattutto la condizione fisica che per più di qualche elemento è scadente: la genialata del ritiro a Bresseo si fa già sentire?

Parlando in generale, sono curioso di leggere cosa sarà scritto sui giornali in questi giorni. Qualche polemica la faranno di sicuro, ma  è sempre divertente (fino ad un certo punto...) leggere cosa si inventano per fare notizia.

Riguardo lo stadio, di cui è stato già scritto, mi limito a dire che le idee sono tante e belle, ma non dobbiamo perdere di vista quest'obbiettivo: bisogna parlarne ogni settimana, in attesa della legge la cui approvazione è prevista per dicembre. Di certo Baraldi ha spostato, con esperienza, l'interesse dei media su quell'argomento piuttosto che sull'allenatore; sacrosanto farlo, ma è altrettanto giusto che alle ipotesi seguano i fatti. Con tanti saluti a Zanonato, Zampieri e compagnia bella!

Antonio

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