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martedì 25 settembre 2012

FUSIONE APS-HERA, LA GRANDE TRUFFA DEL MERCATO LIBERO

Raduno no-global sotto il municipio durante la votazione

In questi mesi si è fatto un gran parlare della fusione fra Acegas APS ed Hera, ed io sono convintissimo che la stragrande maggioranza dei cittadini padovani ha seguito la vicenda solo di riflesso, dal momento che nessuno o quasi si è degnato di spiegare nel dettaglio cosa significhi e cosa comporti questa fusione. Del resto, sono in ballo miliardi, e meno certe notizie vanno in giro meglio è. 

Qualche tentativo di spiegazione c'è stato, ma a senso unico peraltro, come quest'intervento di Zanonato nel sito Padova 24 ore: fa peraltro abbastanza ridere che il sindaco di una delle città più importanti d'Italia non spieghi il suo punto di vista attraverso la stampa, o tramite un comunicato su di un suo sito personale, ma si serva del blog di tale Alberto Gottardo, che per chi non lo conoscesse è uno dei suoi più grandi leccaculo: siamo ai livelli di Emilio Fede con Berlusconi, un viscidismo che dovrebbe far riflettere quanto sono ancora convinti che il buon Flavio sia un sindaco "di sinistra"!


Ad ogni modo ciò che ha fatto il Comune di Padova è perfettamente in linea con la gestione odierna dei servizi, che è un business a tutti gli effetti: ha creato una società grande, forte economicamente, che potesse essere competitiva sul mercato. Ed allora il vero scandalo non è tanto la fusione perpetrata dal Comune di Padova, quanto la legge che regolamenta i servizi in Italia. 

Passo indietro: lo sapete come funziona la regolamentazione dell'energia? Semplicemente, esiste un authority, un gestore nazionale (Enel) e tante altre piccole società di servizi che non producono energia ma la comprano da Enel. Un tempo c'era il monopolio, ovvero l'unica società a poter distribuire energia sul territorio era Enel, che applicava la sua tariffa determinata dal prezzo dell'energia deciso dall'autorità + il ricarico che decideva di applicarvi + spese di gestione/perdite di rete/tasse/balzelli ecc e vi mandava tutto a casa in bolletta. Molti sono ancora sotto monopolio semplicemente perchè non ne hanno mai voluto sapere di cambiare fornitore: gli arriva a casa la bolletta intestata "Enel servizio elettrico" oppure "Enel distribuzione" e spendono di più che non se si affidassero ad una società privata, o almeno questo vi fanno credere. Poi siamo entrati nel mercato libero, l'authority continua a stabilire il prezzo dell'energia che varia di tre mesi in tre mesi (quasi mai in calare), Enel continua a disporre dell'energia nazionale con la differenza che ora la può rivendere ad altri fornitori, e può lei stessa proporre tariffe da mercato libero tramite la nascita di Enel Energia. E così nascono i vari Surgenia, E.On, Eni ecc che l'energia la comprano da Enel, poi vi telefonano a casa spacciandosi per Enel e vi propongono un sostanzioso risparmio sulla bolletta, e se accettate vi fisseranno un appuntamento con un volenteroso ragazzo (che spesso non viene nemmeno pagato, ed è il motivo per cui queste società sono alla continua ricerca di personale) che vi mostrerà il prezzo dell'energia in bolletta (lo potete vedere voi stessi alla voce "quota energia" sotto la colonna "Prezzo unitario", che non è altro che il costo dell'energia per Kwh che andrà poi moltiplicato per il consumo di kwh che trovate sotto la colonna "consumo") e conseguentemente l'offerta di una ditta concorrente, menandovela col fatto che loro fanno solo consulenza e che in realtà non gliene frega niente di guadagnarci ma siccome gli sta a cuore il vostro risparmio (e sticazzi) vi propongono il gestore con l'offerta migliore. Spesso vi fanno un'offerta a prezzo bloccato per due anni, che non può essere vera dal momento che l'authority varia il prezzo dell'energia ogni tre mesi. Ma soprattutto vi fanno vedere che le loro tariffe sono più convenienti di quelle di Enel. E qui uno dovrebbe farsi una domandina: come è possibile che facciano un prezzo più basso di Enel dal momento che l'energia la comprano proprio da Enel? Risposta: in realtà non è più basso! Il gestore, che si è spacciato per Enel al telefono, vi manderà una bolletta a casa che riporterà il prezzo dell'energia alla voce quota energia, e che sarà quello che riportava nell'offerta che vi aveva fatto, al quale andrà sommato il prezzo delle variazioni decise dall'autorità e che sarà riportato sotto una vocina messa tre o quattro righe più in giù dove fate fatica a notarla (spesso questa vocina si chiama "variazioni costo energia", ma può avere anche nomi diversi a seconda del gestore); inoltre una volta all'anno vi manderà una bolletta supplementare che si chiamerà "conguaglio", ovvero una "parificazione" delle spese che non fa altro che contenere anche il loro guadagno messo sotto la stessa vocina o una vocina simile a quel "variazioni costo energia" di cui parlavo sopra. Ovviamente in tutto questo giochetto entra a pieno regime anche Enel Energia, che è una società a se stante facente parte sempre del gruppo Enel ma con una partita IVA diversa, e che come tutte le società operanti nella giungla del libero mercato ha interesse ad accaparrarsi i clienti: essi stessi comprano l'energia da Enel, che quindi fa girare soldi all'interno del proprio gruppo, ed essi stessi vi manderanno poi il conguaglio, ma a livello di tariffe diciamo che sono quelli che vi fottono di meno...

Ad ogni modo avrete notato che spesso il volenteroso ragazzo che arriva a farvi consulenza sbattendosene il cazzo di guadagnarci vi chiede di poter verificare anche una bolletta del gas. Questo perchè le stesse società di servizi che si occupano della distribuzione di energia seguono anche il gas. Come funziona la distribuzione del gas in Italia? Esistono due società che importano il gas: la stessa Enel (che lo importa dall'Algeria) ed ENI (che lo importa dalla Russia e dall'Europa dell'Est). Il prezzo del gas è deciso dall'authority e la sua distribuzione è regolamentata da una fitta rete di tubi che arriva fino a casa vostra (se avete il collegamento) che in gran parte è di proprietà delle due società distributrici, tranne per l'ultimo chilometro di tubatura che appartiene alle società comunali che si occupano di servizi (APS Acegas di Padova, Hera di Trieste, che oggi si sono fuse, Agsm a Verona, Ascopiave a Treviso, ecc). Pertanto il gas che arriva a casa vostra vi viene distribuito (ipotizzando che abitiate a Padova) da APS Acegas che lo compra dall'Enel, ed il volenteroso ragazzo che verificherà la bolletta del gas non farà altro che proporvi di farvelo distribuire da Surgenia piuttosto che da E.On o da altri ad un prezzo più vantaggioso. La stessa Enel Energia vi proporrà di passare al gas loro, che acquisteranno sempre da Enel, società dello stesso gruppo.

Pertanto potete capire da soli che la nascita di questa nuova società più che portare vantaggi ai padovani porterà una valanga di soldi nelle casse comunali. Tutti vi fregano, ed il fatto di stare nel libero mercato significa semplicemente che potrete scegliere voi da chi farvi fregare, se da una società pubblica come può essere APS Hera o da una privata come Surgenia o E.On;  e che ogni volta che decidete potete cambiare senza penali nè sospensioni del servizio.

Spiegato quest'aspetto, va segnalato che ieri mentre il Consiglio Comunale era in corso c'è stata una manifestazione di No-global proprio sotto il Municipio, con l'esplosione di alcune bombe carta, un paio di agenti contusi e cariche della polizia. Il tutto con grande sdegno di quella stessa giunta che peraltro con quegli stessi no-global in passato ha stretto accordi per lasciargli i loro spazi e fargli organizzare i loro concerti ed i loro festival senza pestargli troppo i piedi. Ma vabbè, Padova credo sia una delle capitali italiane dell'ipocrisia, quindi non mi stupisce nemmeno più di tanto la cosa, soprattutto considerando che chi oggi grida allo scandalo per due petardi in realtà è perfettamente inserito all'interno di quel sistema truffaldino che ho cercato di spiegarvi sopra, a grandi linee, e dove sicuramente ho omesso qualcosa per dimenticanza o non conoscenza... Quanto ai no-global non provo per loro nè simpatia, né apprezzo le loro scelte e men che meno sono d'accordo con le loro idee politiche. Tuttavia ho avuto esperienza di cariche di polizia nel corso della mia vita, seppur in ambiti diversi dai loro, so come operano gli agenti dei reparti antisommossa (cioè al di fuori della stessa legge che rappresentano) e quanto abusano del loro potere nascondendosi poi dietro lacrime di coccodrillo ed al ritornello del "rischiamo la vita per mille euro al mese" che non è assolutamente veritiero! Pertanto, chi subisce le cariche della polizia, qualunque sia la bandiera dietro la quale si presenta in piazza, avrà sempre la mia completa, totale ed incondizionata solidarietà...

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