“Ancora il Padova vai a vedere? Ma chi te lo fa fare di
perdere tempo per quei quattro sfigati...”
Quante volte abbiamo sentito questa frase. Personalmente,
almeno una volta a settimana. E' questo il DNA del Padovano medio(cre), che
rinnega le origini e anzi insulta la squadra della città dove è nato, dove
continua a vivere. Non sarà un oasi paradisiaca, non sarà la città più bella
del mondo, avrà i suoi (numerosi) problemi ma Padova è e rimane Padova,
nonostante tutto, e dà le piste a molte altre località più blasonate quanto a
comfort, servizi, università... eppure si prende i suoi insulti.
A maggior ragione li prende l'Associazione Calcio Padova
1910, “rea” di non essere abbastanza di rilievo nel calcio che conta. E va
detto che viste le potenzialità potrebbe e dovrebbe essere molto più in alto,
ma la storia la conosciamo ed è inutile farcisi troppe seghe mentali;
oltretutto la passione non dev'essere connessa solamente ai risultati, che
comunque ci vedono nella seconda divisione del calcio italiano in compagnia di
altre piazze di valore!
E' innegabile comunque che non sia facile entrare in
contatto con il mondo biancoscudato: sebbene sia stato sottolineato più e più
volte, il reparto comunicazione-marketing, vero tallone d'Achille della società
di viale Nereo Rocco, non è stato finora in grado di inserirsi con efficacia in
molte zone dalle possibilità enormi; primo su tutti il centro! A questo
aggiungiamo uno stadio anti-calcio in contrasto con il vecchio Appiani, storico
impianto nel cuore di Padova, e abbiamo uno quadro completo.
Ma allora, chi ce lo fa fare? Perché continuiamo a seguire
le sorti di una squadra di serie B?
Per iniziare, il tifoso padovano ha un fortissimo legame con
la città e l'intero territorio provinciale: ricordiamo le collette
post-alluvioni, che hanno donato migliaia di euro alle persone danneggiate.
Abbiamo poi una curva attiva e più unita che mai: una rarità
in un panorama italiano che vede nuove divisioni o scioglimenti con frequenza
deprimente, pensando ai fasti del tifo di una volta. La Fattori invece ruggisce
dal primo al novantesimo, e trova la forza di scherzare anche quando la
situazione si fa difficile; è una famiglia e porta avanti, a fianco delle nuove
leve, una tradizione che va avanti dai tempi dell'Appiani e da decenni e
decenni di storia calcistica.
E ancora: un Presidente, Marcello Cestaro, che pur nella
difficile fase economica continua a investire per il 90% in una società che,
come peraltro la stragrande maggioranza di quelle italiane, è ogni anno in
perdita; e con che risultati! Negli ultimi anni, una finale playoff e un
settimo posto, e quest'anno non inganni l'inizio balbettante: ci sarà da
divertirsi.
E per finire: ricordiamoci che l'unico vero modo di vedere
il calcio è dal vivo. Quindi alzate il culo dalla TV e tutti allo stadio!
Antonio
Mi permetto di aggiungere un paio di postille al post di Antonio, che in larga parte condivido: per conto mio, un padovano dovrebbe tifare Calcio Padova 1910. E solo per un motivo: perchè è la squadra della mia città. E' vero, come dice Antonio, che da queste parti c'è un pò la brutta abitudine di sputare sulla propria città e di conseguenza anche su quella che dovrebbe essere la propria squadra di calcio; ma non vuol dire che questo stato di cose vada accettato: personalmente lo combatto tutti i giorni, e dei risultati nel corso degli anni li ho ottenuti, se è vero che oggi molti "non tifosi" quando parlano del Padova con me lo fanno con rispetto e non si permettono facili battutine (magari lo fanno dietro le spalle, ma con quello che mi dice una persona dietro le spalle mi ci sono sempre pulito il culo, quindi fate vobis!)...
E' vero che il Padova è abbastanza snobbato, ma è anche vero che nelle cosidette "grandi occasioni" lo stadio si riempie e la città di Padova tira fuori numeri da far invidia a piazze ben più grandi, vedi per esempio le due partite dei playoff per la promozione in serie A di due anni or sono, che hanno portato sugli spalti rispettivamente 18.000 e 24.000 spettatori! Dove sono tutti questi "tifosi"nelle normali partite di campionato? Molto semplice: sono quelli di cui parla Antonio all'inizio del suo post, quelli che ti dicono “Ancora il Padova vai a vedere?"....
Io non voglio dire a questi "tifosi" di starsene a casa, sarebbe troppo scontato e banale. Sicuramente in mezzo a quei 24.000 ci sono anche molti tifosi del Padova che allo stadio riescono a venire solo nelle grandi occasioni e per motivi indipendenti dalla propria volontà. Ma la stragrande maggioranza è gente che normalmente "snobba". Bene, a questi signori vorrei fare una domanda: ma non vi sentite stupidi a venire ad assistere ad un evento come può essere una partita di calcio allo stadio, quando magari voi stessi per primi allo stadio vi sentite fortemente a disagio? E non vi sentite anche un tantino sfigati nel fare una "corsa al biglietto" contro tutto e tutti per una squadra che normalmente snobbate? Con che faccia vi presentate allo stadio il giorno della finale playoff e magari incrociate il vostro vicino di casa che normalmente sfottete? E come si sta a "fregarsi" il biglietto togliendolo magari a qualche persona che per costanza ed attaccamento lo meriterebbe più di voi?
Ecco, non vi chiedo di cambiare. Sarebbe pretendere troppo. Di rifletterci seriamente e magari di imparare un pò di quella che normalmente si chiama "coerenza" invece ve lo chiedo eccome...
Nessun commento:
Posta un commento
Posta qui il tuo commento